Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
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8xmille senza frontiere: Caltanissetta, "Al centro delle periferie"   versione testuale
Ecco un altro articolo vincitore del bando giornalistico 8xmille senza frontiere 2015 a cura di Giuseppe Di Vita e pubblicato su L'Aurora della diocesi di Caltanissetta dal titolo "Al centro delle periferie".
 
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Da sempre ci hanno raccontato che un tempo il quartiere “Provvidenza”, a Caltanissetta, era il cuore della città, situato nel centro storico, era densamente abitato. Le sue vie brulicavano di persone, i piani terra erano pieni di botteghe. La chiesa Santa Maria della Provvidenza, svettava tra le case con la sua maestosa presenza. I fedeli si spendevano per curarla ed abbellirla e, l’allora sacerdote, padre Alfonso Bingo, lavorava incessantemente.

Poi, quasi a vergognarsi di quel luogo, gli abitanti hanno via via lasciato quelle semplici case per trasferirsi in altri quartieri, dove le case, costruite in cemento, davano loro un attestato di progresso. Così quelle case, lasciate nel quartiere Provvidenza, sono state abitate da gente semplice, povera, che non poteva permettersi una casa moderna.
 
Da ragazzi, il quartiere Provvidenza, era per noi il quartiere dove abitavano anche le prostitute. Ma la chiesa Santa Maria della Provvidenza manteneva il suo posto: presenza tra i poveri, tra gli ultimi. E, quasi a volere affermare che la Chiesa è l’unico luogo di riscatto accanto a loro, la diocesi di Caltanissetta ha chiesto e ottenuto un contributo, a valere sui fondi dell’8xmille della Conferenza Episcopale Italiana per ristrutturare le aule e il salone parrocchiale.  E la chiesa Santa Maria della Provvidenza, un poco acciaccata, lì ad ospitare tutti. Ma pian piano altri sono andati via ad abitare le case in cemento, le case del progresso.
 
In questa strana città, di questa strana regione è avvenuto qualcosa di anomalo, molti nisseni sono andati nelle periferie, nei quartieri senza anima e identità, lasciando ai poveri quello che una volta era il cuore, il suo centro storico.

Allora ecco che altri “ultimi” hanno preso il loro posto, gli extracomunitari. Prima una casa, poi un’altra, poi intere vie. Ma la chiesa Santa Maria della Provvidenza è sempre lì, forse meno frequentata, forse meno illuminata e bisognosa di interventi, ma sempre lì a soccorrere chi chiede aiuto.

E la diocesi di Caltanissetta, quasi a volere affermare che questo posto deve vivere e non morire, quasi a sfidare tutti quelli che con parole dicono di volere tornare nel centro storico, mostra la sua presenza con un l’attuale parroco, padre Salvatore Lovetere, che diventa presenza al centro delle periferie. Ma questa presenza ha anche bisogno di un segno, di un luogo: la Casa Canonica.

Là dove molti, a parole, dicono di voler fare qualcosa, ma pochi realmente lo fanno, la Chiesa ha deciso di andare ad abitare lì. Si predispone un progetto, con difficoltà, con enormi difficoltà si superano i mille e più impedimenti burocratici, si ottiene un contributo dai fondi dell’8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, si iniziano i lavori e giorno 9 dicembre 2015 vengono ultimati, tra la curiosità dei residenti che hanno visto un cantiere tra quelle case mezze diroccate e l’incredulità dei tanti nisseni. E la chiesa Santa Maria della Provvidenza, in attesa di un restauro che si spera un giorno avverrà è ancora lì, silenziosa testimone del tempo che fu, del tempo che è e del tempo che sarà.
 
Questo segno lasciato vuole essere un elemento di riscatto per gli abitanti del quartiere Provvidenza e un segno di speranza per questa città impegnata a piangersi addosso a discutere come riappropriarsi del proprio cuore, il centro storico, ma con evidenti carenze progettuali.
 
 
 
 
 
 
 
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