Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
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A don Pino De Masi il premio Paolo Borsellino    versione testuale

Il sacerdote in copertina nel Sovvenire giugno, don Pino De Masi, referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro e parroco di Santa Marina vergine a Polistena (Reggio Calabria), lo scorso novembre ha ricevuto il premio Paolo Borsellino 2015.

Don Pino ha dedicato la vita al popolo di Dio creando lavoro per i giovani in Calabria anche con gli strumenti del Progetto Policoro e il riutilizzo dei beni confiscati alla ‘ndrangheta.

Nelle motivazioni del riconoscimento si legge tra l’altro, “come don Giuseppe Diana, don Pino è un parroco che interpreta il messaggio di Cristo e la mobilitazione della Chiesa, verso l’impegno sociale e contro le organizzazioni criminali, a qualsiasi costo, per costruire un futuro migliore. Per tutti.
I suoi successi operativi nella gestione dei beni confiscati (la diocesi di Oppido-Palmi fu la prima in Italia a praticarla, e oggi circa un quinto dei patrimoni criminali restituiti ai cittadini in Italia è assegnato ad un ente ecclesiale, ndr) danno concretezza alle speranze di legalità e di sviluppo”.

Don Pino ha spiegato che “nel coraggio dei pastori la gente ritrova il suo coraggio. Ed è per questo che ho speso la mia vita di sacerdote per aprire strade e sostenere efficacemente le persone in cammini di legalità. Anzi, di dignità umana”.

Dalla missione di questo sacerdote sono nate, tra le altre, opere-segno come la cooperativa agricola “Valle del Marro” (valledelmarro.it), più volte minacciata, che oggi vende in tutta Italia il suo olio extravergine e gli altri prodotti bio, sia on line che nei negozi di Libera.
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