Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
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Nuovi incaricati diocesani: vivere in comunione per promuovere i nostri valori   versione testuale
Si è svolto a Roma il 27-28 gennaio l'incontro di formazione di 14 nuovi incaricati. Oltre ai contenuti più operativi curati dal Servizio Promozione della C.E.I., è intervenuto don Luigi Mansi, presidente nazionale dell'Unione Apostolica del Clero, con la relazione Comunione, Chiesa locale e "sovvenire" (in allegato).
 
"Il sovvenire -ha affermato il nostro relatore- non è una questione che riguarda semplicemente il sostegno economico alla Chiesa, ma è un valore che appartiene al cuore del suo mistero, e questo a cominciare dalla chiesa diocesana. Se non si mette a fondamento questo assunto, è ovvio che il discorso nei suoi termini solo economici può vederci più o meno interessati, può vederci diventare perfino più o meno competenti, soprattutto ora che voi qui presenti avete ricevuto dal Vescovo il compito di lavorare in questo settore della pastorale diocesana, dicevo se non si mette a fondamento questo assunto, il discorso si presenta difficile da fare".
 
"Perciò -ha quindi sottolineanto don Mansi-  se dovesse arrivare un momento in cui doverci affliggere, esso arriverà non perché non abbiamo più risorse economiche sufficienti per le nostre attività, ma perché la scarsezza di tali risorse tradisce una scarsezza di credibilità della Chiesa nei riguardi della società e soprattutto di comunione al suo interno, il che è molto più grave e preoccupante della scarsezza delle stesse risorse economiche".
 
 
Tra gli argomenti affrontati anche quello della formazione. "Non ci si improvvisa uomini di comunione", ha ribadito il presidente della UAC. E a tal proposito, nella sua riflessione, don Mansi ha citato anche i nn. 87-92 della Enciclica di Papa Francesco Evangelii Gaudium che vanno sotto il titolo: “Sì alle relazioni nuove generate da Gesù Cristo”.
 
“Su questo tema delle relazioni, ci giochiamo tutto, anche gli aspetti economici della vita della Chiesa”, ha sostenuto don Mansi. “Il Papa inizia col dirci che occorre realizzare e vivere la ‘mistica’ delle relazioni. Non è cioè un fatto di strumenti e di tecniche, che tra l’altro richiedono abilità e competenze. È, invece, questione di cuore. Interessante a riguardo è la sequenza di verbi che il Papa usa per descrivere questa ‘mistica’ delle reazioni. Vediamola insieme: Vivere insieme, mescolarci, incontrarci, prenderci in braccio, appoggiarci, partecipare alla marea caotica trasformandola in fraternità. Il vivere la fraternità, poi, viene declinata attraverso due immagini entrambi belle e significative: carovana solidale e santo pellegrinaggio”.
 
Su questi verbi e le due immagini si è quindi sviluppato l’approfondimento del presidente della UAC che vi invitiamo a leggere.
 
 
 
 
 
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