Signore dove abiti?   

“Non bisogna avere un’idea spiritualistica della Chiesa ma bisogna sporcarsi le mani il che significa anche saper mettere le mani nel portafoglio per aiutare gli altri. L’uso del denaro infatti è uno dei segni più grandi della maturità di una persona.” Ha iniziato così la sua meditazione Mons. Valter Perini, delegato per il clero, l'evangelizzazione e la catechesi della diocesi di Venezia, lo scorso 18 febbraio rivolgendosi ad una sessantina di operatori vicariali e parrocchiali sul piano della sensibilizzazione del popolo di Dio al “sovvenire alle necessità della Chiesa”.

 

E’ ormai consuetudine, infatti, per il Servizio diocesano nel sostegno economico alla Chiesa, organizzare almeno una volta all’anno una giornata di ritiro spirituale per motivare di più e meglio l’azione “missionaria” degli operatori del “sovvenire” nella diocesi, sul piano della necessità di una condivisione concreta, al fine di formare tra i fedeli una comunità che sappia vivere concretamente la sequela di Cristo.

  

Un segnale forte del grado di unione di un gruppo di persone con Cristo è dato dalla spinta che questo gruppo esprime verso la condivisione, verso il farsi carico gli uni degli altri, anche mettendo mano al portafoglio. L’azione del “sovvenire” alle necessità della Chiesa non può crescere, dunque, se la comunità non mette al centro della propria vita Cristo. Le parrocchie allora dovrebbero essere più famiglia e non simili ad aziende solo attive nell’organizzazione. In una famiglia nessuno è lasciato solo e senza aiuto e in particolare il sacerdote non deve essere abbandonato anche dal punto di vista economico. Questo è in estrema sintesi quanto abbiamo ricevuto dalla meditazione di Mons. Perini.

 

Dopodiché, nel pomeriggio il dott. Stefano Maria Gasseri delle C.E.I. ha trattato il tema degli aggiornamenti e delle nuove iniziative nell’opera di promozione del sostegno economico alla Chiesa, fornendo ai presenti utili consigli su come svolgere meglio il proprio servizio alla Chiesa. Un servizio che nasce dall’inizio della comunità degli Apostoli e che diventa espressione concreta dell’opera della Spirito Santo all’interno della Chiesa nascente dove ”nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva”.

 

La recita comunitaria del Vespro ha concluso la proficua giornata.

 

Gianni Ferraresi

(Incaricato diocesano di Venezia e referente regionale del Triveneto)