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La solidarietà: il volto buono della crisi   versione testuale


15 milioni di donatori in Italia, ancor più generosi che in passato, in particolar modo nei confronti della Chiesa cattolica. Sono queste alcune delle sorprese che ci riserva lo studio annuale condotto da Doxa sulle offerte in denaro alla solidarietà.
 
Partiamo dalla platea degli offerenti, che dopo cinque anni di crisi, inaspettatamente resta piuttosto vasta.
 
Secondo la ricerca, gli italiani che hanno effettuato almeno una donazione negli ultimi dodici mesi sono stati quasi 15 milioni (di età compresa tra i 14 e i 64 anni), pari al 30% circa della popolazione adulta. Numero che rimane stabile rispetto al 2012.
 
Nel Belpaese sono più generose, si sa, le donne, il 64% della popolazione di offerenti, dato in crescita rispetto al 2012. L' età media di chi dona denaro, causa crisi, è superiore ai 55 anni, anche se si registra un leggero aumento percentuale di offerte dagli under 34.
 
Più generosi i diplomati (49% contro il 18% dei laureati) e la classe media (cui appartiene il 70% dei donatori).
 
L’indagine ci riserva un’altra sorpresa: aumenta significativamente la cifra media donata, che passa da 43 a 54 euro. Nel 2013 le donazioni tra i 14 e 50 euro sono più numerose di quelle di importo inferiore sotto i 13 euro.
 
Le tematiche sulle quali gli italiani si dimostrano sensibili sono soprattutto la ricerca medica (68%), seguita dagli aiuti d'emergenza (22%), dalla lotta alla povertà nel mondo (16% in leggero calo rispetto al 2012) e a quella in Italia (12%), quest' ultima a pari merito con le adozioni a distanza. Molto distacchiate le intenzioni di offerta per temi animalisti e verdi.
 
Quanto agli enti beneficiari delle donazioni, la Doxa colloca prima l' Airc, seguita da Telethon, la Caritas terza a pari merito con Emergency e l'associazione per la sclerosi multipla, al quarto posto l' Unicef.
 
Interessante rilevare che in piena era digitale, le principali fonti di informazione sulle iniziative solidali restano la conoscenza personale dell'associazione o dei volontari, poi la Tv e il contatto diretto. Stampa, web, sms e radio sono fonti di informazione minori secondo la Doxa.
Mentre per le forme di pagamento, dopo l' intramontabile donazione diretta al banchetto di piazza, gli italiani scelgono rispettivamente sms, bollettini postali e tabaccai.

Crisi o non crisi gli italiani confermano la loro generosità anche verso la Chiesa cattolica.

In crescita, infatti, il numero di italiani che dichiara di aver fatto una donazione nell’ultimo anno a comunità, parrocchie e istituzioni cattoliche, passando dal 40 al 42%. Oltre la metà di queste donazioni sono offerte durante la Messa.

Gli italiani non fanno mancare la loro generosità neanche ai propri sacerdoti: il 23% dichiara di aver fatto una donazioni per il sostentamento del clero. Secondo Doxa, si tratta quasi esclusivamente di soldi lasciati nelle mani del proprio parroco mentre, solo un 2% ha inviato un’offerta direttamente all’Istituto Centrale Sostentamento Clero tramite bollettino postale, banca o carta di credito.
 
La crisi quindi non ferma la solidarietà degli italiani, anzi, in momenti di difficoltà come questi che stiamo vivendo, gli abitanti del Belpaese alzano la testa e con grande generosità tendono una mano verso chi sta peggio.
 
Responsabile: Matteo Calabresi
Coordinamento redazionale: Maria Grazia Bambino
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