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Sardegna: nel Convegno regionale tutti i valori del "sovvenire"   versione testuale


Si è tenuto a Borore il 10 novembre presso la struttura ricettiva “Le Cupole” con un'ampia partecipazione di persone il II Convegno regionale per il sostegno economico alla Chiesa, al quale hanno partecipato responsabili di gruppi e movimenti, sacerdoti e laici impegnati.
 
Erano presenti Mons. Giovanni Dettori, Vescovo delegato della Conferenza Episcopale Sarda per questo settore, il Vescovo di Alghero-Bosa, Mons. Mauro Maria Morfino e Stefano Gasseri del Servizio Promozione C.E.I. (in foto insieme a Pietro Attene).
 
Dopo il saluto iniziale del Referente regionale Diac. Piero Attene, l’incontro è iniziato con l’ora media, durante la quale Mons. Mauro Morfino ha tenuto la Lectio Divina su Atti, 2, 42-47.
 
Nella riflessione è emerso che il problema non è di natura economica, ma teologica: “insieme, insieme, insieme, perché Dio è Trinità, perché esiste una estroflessione continua alla quale ci alimentiamo e che sola ci può consentire di fare e di essere comunione, di accedere alla potenza salvifica di Dio donataci attraverso Gesù Cristo. Questo si evidenzia poi nello spezzare il pane e nelle preghiere”.
 
Tale realtà ci fa capire che la solidarietà cristiana non nasce dal fatto che siamo buoni, ma dalla consapevolezza di vivere entro un orizzonte di gratuità divina; dal Cristo che si spezza per me, dalla Eucarestia celebrata e vissuta, mi viene donato lo spirito che mi permette di decidere di potermi spezzare per gli altri. Ciò mi orienta verso il fatto economico.
 
Il richiamo che Mons. Mauro Morfino ha fatto a Marco 6, 30-44 (la prima moltiplicazione dei pani), è altrettanto importante: come si moltiplica il poco che abbiamo? Gesù fa una berakà, una benedizione di ringraziamento, e questo ringraziamento diventa una possibilità per tutti. Gesù chiede agli apostoli di fare gruppi circoscritti, ci strappa dall’anonimato, crea comunità e ci rimanda alla comunità divina.
 
Dopo la recita dell’ora media, Mons. Giovanni Dettori nel suo intervento ha sottolineato che occorre andare contro una mentalità di autosufficienza; abbiamo necessità di sviluppare un senso di famiglia, sia perché i fondi non sono inesauribili, sia perché la disponibilità più importante non è quella economica, ma quella spirituale. Non dobbiamo fare sfoggio di povertà, ma di carità.
 
Stefano Gasseri ha parlato poi della realtà di comunione che è alla base del sostegno economico alla Chiesa e che parte dal Concilio Vaticano II, richiamato e coniugato nel tempo dai nostri Vescovi. Nel 1988, i Vescovi italiani riprendono questo concetto per continuare con la chiamata alla solidarietà, fatta successivamente e ripresa ampiamente anche da Benedetto XVI.
 
Essere Chiesa passa anche per le aggregazioni laicali e i movimenti che ritrovano nell’unità la loro diversità e la tensione verso il bene comune. Purtroppo molti non conoscono i valori che stanno alla base del "sovvenire" e confondono la solidarietà con l’assistenzialismo, ma è un vivere insieme perché il cristiano si possa sentire inserito nella Chiesa.
 
Ci sono state poi alcune informazioni degli incaricati diocesani su quanto realizzato con i fondi del 8xmille.
 
A conclusione dei lavori il Vescovo Dettori ha ricordato che non possiamo né essere schiavi del denaro né demonizzarlo, ma lo dobbiamo utilizzare secondo la logica ignaziana dell’utilizzo delle cose del mondo, tanto quanto servono; ringraziando quindi gli intervenuti, ha augurato a tutti una proficua attività per il futuro.
 
Diac. Piero Attene
Referente regionale, incaricato diocesano di Alghero-Bosa
 
Responsabile: Matteo Calabresi
Coordinamento redazionale: Maria Grazia Bambino
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